Poka Yoke
Nella maggior parte dei casi in cui si verifica un problema, la responsabilità non è da attribuire direttamente alla persona che ha commesso l’errore, ma al sistema all’interno della quale opera la persona stessa. Pertanto, la soluzione non consiste nell’agire sulle persone, bensì sul sistema cercando di migliorare e semplificare l’ambiente circostante e i processi che vengono svolti.
Poka-Yoke è un termine giapponese, introdotto per la prima volta da Shigeo Shingo, che identifica uno strumento o una procedura a prova d’errore, in grado di rendere difficile e improbabile l’errore anche da parte di personale non particolarmente accorto. In altre parole, consiste nel creare sistemi che pongono dei limiti al modo in cui un'operazione può essere compiuta, forzando l'utilizzatore a una corretta esecuzione della stessa.
Poka-Yoke è una tecnica di miglioramento continuo, applicabile nei processi produttivi e logistici, che ha due obiettivi fondamentali: evitare errori involontari durante i processi o, quantomeno, evidenziarli al fine di poterli correggere.
Alcuni esempi di sistemi Poka-Yoke applicati nella quotidianità sono: prese USB, spine e prese elettriche, elettrodomestici non funzionanti con la porta aperta, porte dell’ascensore; i pretensionatori delle cinture di sicurezza nelle automobili, il sistema di bloccaggio porte in corsa, l’accensione auto tramite frizione e chiavi.
Nell’ottica di raggiungere lo ZERO DIFETTI, l’obiettivo del Poka-Yoke è di evitare possibili errori umani che possono comportare ritardi e perdita di fiducia dei clienti. In questo modo, si riduce la necessità di ricorrere ad attività di controllo qualità per evitare che il difetto arrivi al cliente.
Dietro al Poka-Yoke, infatti, vi è la convinzione che non è accettabile produrre anche un solo pezzo difettoso. Un livello di scarto pari a 0,1% vuol dire che un cliente su mille riceverà un prodotto difettoso. Per tale cliente, però, il prodotto è difettoso al 100%.
Oggi, con la possibilità di utilizzare meccanismi automatici di segnalazione, Poka-Yoke si sviluppa sempre di più tramite segnali luminosi (gestione a vista Andon) o sonori, o di blocco linea e tramite la progettazione di particolari attrezzature per la cella.
Prima di implementare sistemi Poka-Yoke, bisogna identificare e analizzare i singoli processi, per evidenziare gli eventuali errori che possono verificarsi. Successivamente, si sceglie la strategia Poka-Yoke idonea, ossia si propone una soluzione che riduca al minimo o prevenga eventuali errori. Nel caso vi siano errori inevitabili, occorre adottare dei sistemi di rilevamento e reazione che ne riducano l’impatto. Infine, si monitora il ciclo operativo al fine di verificare l’efficacia del Poka-Yoke e della sua implementazione.
In definitiva, il Poka-Yoke ha l’obiettivo di migliorare la qualità dei processi e, di conseguenza, del servizio e del prodotto finale. In questo modo, aumenta anche la soddisfazione del cliente.
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