6 BIG LOSSES
In un mondo ideale, le macchine funzionano sempre quando ne abbiamo bisogno, alla massima velocità, e producono prodotti di buona qualità. Tuttavia, spesso non è così a causa di una serie di perdite di produttività a cui sono soggette le apparecchiature nella produzione. Questi aspetti vengono messi in evidenza nel calcolo dell’OEE (Overall Equipment Effectiveness) ovvero del rendimento di una macchina. L’OEE e, quindi, anche le 6 Grandi Perdite fanno parte di un tema più ampio che è il TPM (Total Productive Maintenance) introdotto in Toyota.
Le 6 Grandi Perdite rappresentano le cause principali che possono determinare una perdita di rendimento legata ad un macchinario. Tali perdite di rendimento di una macchina sono riconducibili a tre categorie: perdite di Disponibilità, perdite di Velocità/Prestazione, perdite di Qualità.
Perdite di disponibilità/tempo. Dato dal rapporto tra il tempo reale di funzionamento della macchina e quello previsto. Viene considerato il tempo in cui la macchina non è operativa e, quindi, produttiva. Ciò può essere dovuto a:
- GUASTI: Rappresenta il tempo di inattività non pianificato. Quindi, guasti alle apparecchiature causati da danni che richiedono riparazione e che si generano durante il tempo previsto per la produzione.
- SET-UP: Rappresenta il tempo di inattività pianificato. Tempo di fermo macchina che intercorre tra l’ultimo pezzo buono del lotto precedente e il primo pezzo buono del lotto successivo.
Perdite di velocità/prestazione. Dato dal rapporto tra i pezzi realmente prodotti e quelli previsti. I risultati ottenuti in termini di pezzi prodotti differiscono (sono inferiori) rispetto a quelli teorici/previsti. Ciò può essere dovuto a:
- VELOCITÀ RIDOTTA di LAVORAZIONE: Le macchine spesso vengono fatte lavorare a velocità minori di quelle per cui sono state progettate, per evitare problemi (di qualità).
- MICROFERMATE: Si tratta di brevi interruzioni (meno di 5 minuti) del flusso produttivo causate da piccoli problemi, come i prodotti che bloccano i sensori.
Perdite di qualità. Dato dal rapporto tra i pezzi buoni e quelli prodotti. I pezzi buoni o conformi differiscono (sono inferiori) rispetto ai pezzi prodotti. Ciò può essere dovuto a:
- SCARTI e RILAVORAZIONI: Pezzi non conformi dovuti ad errori in produzione. Si tratta, quindi, di pezzi che non soddisfano le specifiche di qualità e che, se possibile, devono essere rilavorati per recuperarli. Un pezzo non conforme che non può essere recuperato, invece, costituisce uno scarto che può solo essere buttato.
- START-UP: Pezzi non conformi che vengono generati nella fase di avviamento fino a quando la macchina non raggiunge le condizioni operative ottimali.
Sfruttare al meglio le risorse a disposizione di una azienda, nel caso di macchinari, significa ridurre il più possibile l’entità di queste 6 Grandi Perdite di rendimento attraverso l’adozione di una serie di accorgimenti.
Come sempre, il primo passo per migliorare un processo consiste nell’acquisire maggiore consapevolezza di cosa succede realmente e di quali sono le problematiche ed inefficienze che si verificano, per poi affrontarle e risolverle.
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