La Motivazione

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“… un’esistenza che può sembrare perfetta non ti sta motivando. Dov’è la voglia di fare sempre meglio? Dove sono le sfide? Dov’è la determinazione a superare le avversità? Che fine fa l’orgoglio di sapere che hai vissuto in modo intenso una vita bella anche se imperfetta? Non c’è niente di male nel divagare, nell’esplorare, nello sbagliare, nell’essere confusi: è umano. … però non dimenticare che la ragione non è tutto: dovrai prestare orecchio anche alla tua motivazione e all’emozione…”
Wabi Sabi, Tomàs Navarro

La parola Motivazione deriva dal latino motivus che significa “che muove”, ciò che spinge, che suscita a fare un’azione. La motivazione, quindi, è un impulso che induce all’azione o al movimento. E gli impulsi sono influenzati dall’esterno (fattori ambientali e altre persone: motivazione estrinseca) e dall’interno (da bisogni personali, desideri, obiettivi: motivazione intrinseca). 

Ci sono dei meccanismi che determinano l’impulso all’azione o al movimento. La motivazione, quindi, determina come noi ci approcciamo a ciò che compiamo. 

In ambito lavorativo, la qualità di questa spinta è fondamentale per affrontare l’intera giornata lavorativa e il nostro approccio crea la differenza. Il Lavoro al giorno d’oggi non è più visto solamente come una fonte di guadagno, ma come strumento di realizzazione personale e professionale. 

Essere svogliati, preoccupati, senza obiettivi, con le idee poco chiare, insicuri, lamentosi, stanchi, sicuramente non è produttivo prima di tutto per noi stessi e poi per la realizzazione della nostra attività lavorativa. 

Essere contenti del lavoro che svolgiamo, con degli obiettivi chiari, con determinazione, in armonia con gli circonda, energici, ottimisti, ci permette di realizzare pienamente i nostri bisogni e quelli dell’azienda per la quale lavoriamo.

Come motivarsi e motivare? 

Questo processo riguarda innanzitutto il come noi ci approcciamo all’attività, e non possiamo delegare solo e sempre agli altri la nostra vita, sia che ricopriamo il ruolo di Dirigente che il ruolo di Collaboratore. Spetta a ciascuno di noi creare le condizioni per essere motivato. 

Tuttavia, al giorno d’oggi, e in alcuni momenti particolari, qualche aiuto è bene condividerlo.

Per le aziende è utile che i propri collaboratori siano motivati, per avere maggiore partecipazione, soddisfazione e crescita. Per questo è necessario avere ben chiare e definite le seguenti aree:

  • Ruolo: definire esattamente la job description, i compiti assegnati, quali strumenti sono a disposizione, le aree di intervento;
  • Sviluppo e crescita: promuovere lo sviluppo delle attività di formazione, definire i percorsi di crescita, promuovere l’autonomia e la responsabilità.
  • Relazioni interpersonali: creare un ambiente di lavoro positivo, seguire il rapporto tra colleghi, e la condivisione degli obiettivi, organizzare eventi sociali, favorire il coinvolgimento e la partecipazione.
  • Equilibrio vita-lavoro: valutare orari flessibili e lavoro da remoto.
  • Gestione retribuzione, benefici e riconoscimenti: definire le politiche retributive, i bonus e i benefici, celebrare i successi e i riconoscimenti.
  • Comunicazione efficace: essere trasparenti, ascoltare, regolarmente aggiornare i collaboratori.
  • Stabilità e sicurezza: garantire contratti stabili e sicuri. Un’attività sicuramente impegnativa per il titolare di un’azienda, dispendiosa in termini di tempo, che spesso non viene considerata, né tantomeno coltivata. Ma che porta solo benefici a lungo termine, di successo, benessere e impegno sociale. 

Per i collaboratori, se il guadagno non è l’unico fine, la realizzazione personale e professionale, la soddisfazione dei propri bisogni, l’ascolto dei propri valori, sono le tematiche che ciascuno di noi è bene osservi e coltivi, per essere motivato:

  • Competenze e abilità: cosa so fare e come.
  • Valori: cosa è importante per noi (stipendio, ruolo, potere, prestigio, benefici, o condivisione, comunione, passione, amore).
  • Obiettivi: opportunità di crescita e sviluppo.
  • Ambiente di lavoro positivo: clima aziendale, rapporto coi colleghi.
  • Equilibrio vita-lavoro: orari di lavoro flessibili, smart working.
  • Riconoscimento e apprezzamento: feedback, premi e riconoscimenti.
  • Senso di appartenenza e scopo: sono allineato con la missione dell’azienda, provo un senso di appartenenza. 
  • Autonomia e responsabilità: mi sento o voglio essere autonomo nello svolgere il mio lavoro, voglio o ho responsabilità?
  • Stabilità e sicurezza: la mia motivazione può essere condizionata anche dalla stabilità e dalla sicurezza dell’ambiente in cui mi trovo, sono meno stressato.
  • Coinvolgimento e partecipazione: essere coinvolti nei processi aziendali, lavorare in team.
  • Cultura aziendale: i valori e la visione mi motivano? 

Proviamo a comprendere se l’elenco proposto risponde alle nostre motivazioni. E lavoriamoci sopra.

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