Benessere e produttività: YES WE CAN
La storia degli imprenditori Olivetti e Del Vecchio insegna non solo che è possibile conciliare profitto e welfare, ma che inserire il benessere dei lavoratori all’interno della policy aziendale risulta un fattore determinante per far prosperare l’organizzazione. Non possiamo infatti considerare il benessere dei lavoratori come un fenomeno isolato perché, essendo presente all’interno dell’organizzazione, influisce sulle performance della stessa.
Eppure, se diamo una sguardo ai dati pubblicati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in Italia, sono oltre 1,6 milioni le dimissioni registrate nei primi nove mesi del 2022, il 22% in più rispetto allo stesso periodo nel 2021. Altro dato, scontato, ma che vale la pena ricordare è che persone in età lavorativa trascorrono dalle 6 alle 8 ore sul posto di lavoro, ovvero 1/3 della propria giornata.
Occorre quindi porsi qualche domanda: di cosa hanno bisogno le persone affinché diano il loro meglio sul posto di lavoro? Cosa deve fare la leadership per trattenere e attrarre talenti, migliorare le performance del team, aumentare i profitti, fidelizzare il cliente?
Una ricerca-indagine di Gallup (The Relationship Between Engagement at Work and Organizational Outcomes – 2020 Q^12Meta – Analysis: 10th Edition) svolta su milioni di lavoratori di tutto il mondo, ha preso in considerazione alcuni fattori, tra cui:
- il bisogno di essere messi nelle condizioni di fare ciò che si sa fare meglio (valorizzazione dei talenti)
- il bisogno di essere riconosciuti per un lavoro ben svolto (riconoscimento del merito)
- il bisogno di avere dei supervisori/responsabili che dimostrano di tenere a loro come persone
- il bisogno di avere buone relazioni interpersonali
- vedere che l’azienda dimostra interesse nella loro crescita professionale
- vedere che le proprie idee vengono prese in considerazione
- sentire che rispetto alla mission aziendale il prorio lavoro ha valore.
Sempre lo stesso studio evidenzia una grande differenza di prestazioni tra le aziende aventi il benessere dei lavoratori nel quartile più alto rispetto a quelle che ce l’hanno nel quartile più basso. In particolare:
- +23% nella redditività aziendale;
- +18% nella produttività dell’area vendite;
- +66% nel benessere generale;
- +14% nella produttività degli uffici;
- +10% nella fidelizzazione/coinvolgimento clienti;
- +13% nella cittadinanza organizzativa (partecipazione);
- -81% di assenteismo;
- -64% di incidenti riguardanti la sicurezza sul lavoro;
- -58% negli incidenti agli operatori con conseguenze gravi o mortali;
- -41% di difettosità dei prodotti e servizi (qualità).
Secondo la nostra esperienza, sono ancora una minoranza le aziende che mettono al centro le persone e che investono nel loro benessere, ma un’azienda che non si occupa dei propri lavoratori corre concreti rischi di perdere talenti importanti, ridurre la propria redditività e veder sfumare il proprio appeal sul mercato del lavoro.
Il benessere del personale non è quindi un lusso, ma una necessità per quelle organizzazioni che vogliono prosperare nel tempo. Occorre un cambio di prospettiva, dove i bisogni dei dipendenti sono compresi nell’elaborazione dei piani aziendali. I lavoratori, sentendosi riconosciuti per primi come persone, saranno spinti da una maggiore motivazione nello svolgere il proprio lavoro, potendo godere di forme di flessibilità e di sostegno da parte dell’azienda.
In termini pratici, può essere utile tenere aggiornata una check list di azioni sistematiche da compiere, che prendano in considerazione il rapporto 1:1 con i dipendenti, il team e l’organizzazione più in generale.
Benessere individuale:
- mantengo un ambiente di lavoro sicuro, confortevole, salutare e piacevole;
- creo vere connessioni con i lavoratori, interessandomi della loro vita privata;
- individuo e prendo in considerazione le necessità di ciascun lavoratore, offrendo adeguata flessibilità;
- lodo e valorizzo il lavoro ben fatto;
- investo in programmi di formazione;
- offro opportunità di sviluppo di carriera.
Benessere a livello del team:
- organizzo regolarmente attività di team-building, team-coaching ecc.;
- stabilisco riunioni periodiche con il team per condividere e sviluppare nuove idee;
- coordino e ottimizzo le attività e la gestione del tempo.
Benessere organizzativo:
- trasmetto coerentemente i valori su cui l’azienda si basa;
- mi propongo come esempio di un sano equilibrio tra vita professionale e privata;
- integro la promozione del benessere nei processi quotidiani, ad esempio offrendo pause adeguate per fare esercizio fisico, rilassarsi, mangiare in modo sano;
- celebro i successi aziendali e i momenti significativi con tutti i dipendenti.